Il Parlamento Europeo la settimana scorsa ha votato a favore della direttiva che introduce le misure di trasparenza salariale volte a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne sull’indicazione della retribuzione negli annunci di lavoro.
Tra questi, l’articolo 5 riguarda direttamente i processi di recruiting:
Articolo 5 Trasparenza retributiva prima dell’assunzione
1. I candidati ad un posto di lavoro hanno il diritto di ricevere dal potenziale datore di lavoro informazioni sul livello retributivo iniziale o sulla relativa fascia da attribuire alla posizione in questione, sulla base di criteri oggettivi e neutri sotto il profilo di genere. Tali informazioni sono indicate nell’avviso di posto vacante pubblicato o altrimenti fornite al candidato prima del colloquio di lavoro, senza che egli debba richiederle.
2. Il datore di lavoro non può chiedere ai candidati informazioni sulle retribuzioni percepite nei precedenti rapporti di lavoro, né oralmente né per iscritto, né personalmente né tramite un suo rappresentante.
NB –>I paesi membri hanno 3 anni a disposizione per implementare la direttiva nelle leggi nazionali.
Ottima notizia, anche se, appunto, ci saranno ancora 3 anni di transizione in cui è realistico aspettarsi che molte aziende utilizzeranno, purtroppo, l’approccio tradizionale.
Ma la via è tracciata.