Quante volte ti sei trovato a dire: “Ho un problema, ma non so come uscirne”? Che si tratti di lavoro, relazioni o crescita personale, i problemi sono parte integrante dell’esperienza umana. Ma cosa succederebbe se cambiassimo prospettiva? E se i problemi fossero in realtà delle opportunità mascherate? In questo articolo scoprirai come trasformare un problema in un obiettivo, sfruttando un approccio pratico e mentale che ti aiuterà a riprendere il controllo, uscire dal blocco e rimetterti in cammino. Parleremo di mindset, strategie concrete, casi pratici e metodi di coaching per il cambiamento personale e professionale.
Cosa significa trasformare un problema in un obiettivo?
Un problema è, per definizione, qualcosa che non funziona, che crea disagio o che limita il nostro benessere. Un obiettivo, invece, è una direzione. È qualcosa che vogliamo raggiungere, uno stato desiderato verso cui tendere. Trasformare un problema in un obiettivo significa passare da una posizione passiva a una attiva. Significa smettere di dire ‘non ce la faccio’ e iniziare a chiedersi ‘che cosa posso fare per cambiare questa situazione?’.
Perché restiamo bloccati nei problemi
Il cervello umano è programmato per rilevare i pericoli e concentrarsi su ciò che non va. Questa abilità evolutiva ci ha permesso di sopravvivere, ma oggi può diventare un freno. Quando restiamo troppo a lungo nel problema, alimentiamo pensieri ricorsivi, senso di impotenza, frustrazione e stress. Ci identifichiamo con la difficoltà, dimenticando che abbiamo potere d’azione. Trasformare un problema in un obiettivo è una forma di emancipazione mentale: ci permette di rientrare in possesso delle nostre risorse.
I benefici concreti del cambio di prospettiva
Quando trasformi un problema in un obiettivo, accadono almeno 5 cose positive:
1. Riattivi la tua capacità di scelta.
2. Sposti l’attenzione da ciò che manca a ciò che desideri.
3. Aumenti la motivazione, perché stai lavorando per qualcosa.
4. Riduci l’ansia, perché hai una direzione chiara.
5. Fai emergere risorse che prima non vedevi, come resilienza, creatività e determinazione.
Come si trasforma un problema in un obiettivo: il metodo in 4 fasi
Vediamo ora un metodo pratico in 4 fasi che puoi utilizzare ogni volta che ti trovi bloccato da un problema:
1. **Nomina il problema senza giudizio**
Scrivi in modo chiaro e oggettivo cosa ti sta creando disagio. Non minimizzare e non esagerare. Es: ‘Mi sento insoddisfatto del mio lavoro attuale.’
2. **Individua il bisogno che si nasconde dietro**
Ogni problema segnala un bisogno non ascoltato. Potrebbe essere bisogno di riconoscimento, autonomia, senso, sicurezza…
3. **Formula una visione desiderata**
Chiediti: cosa vorrei al posto di questa situazione? Es: ‘Vorrei sentirmi utile e valorizzato in un contesto stimolante.’
4. **Trasforma la visione in un obiettivo SMART**
Specifico, Misurabile, Accessibile, Rilevante, Temporizzato. Es: ‘Entro tre mesi voglio inviare 10 candidature per ruoli affini al mio profilo e sostenere almeno 2 colloqui.’
Esempi pratici: problemi comuni e trasformazioni possibili
Ecco alcuni esempi per comprendere meglio come funziona il passaggio da problema a obiettivo:
– Problema: ‘Mi sento bloccato nella mia carriera.’
Obiettivo: ‘Entro due mesi voglio esplorare almeno tre alternative di carriera coerenti con i miei interessi e competenze.’
– Problema: ‘Non riesco a gestire il mio tempo.’
Obiettivo: ‘Voglio applicare un metodo di pianificazione settimanale per migliorare la mia produttività e ridurre lo stress.’
– Problema: ‘Non ho fiducia in me stesso durante i colloqui.’
Obiettivo: ‘Voglio prepararmi con un coach per sostenere i prossimi colloqui con maggiore sicurezza.’
Quando non riesci a trasformare da solo
In alcune situazioni, il problema sembra troppo grande o troppo confuso per riuscire a trasformarlo da soli. È normale. In questi casi, il supporto di un coach può fare la differenza. Attraverso domande potenti, tecniche di chiarificazione e ascolto attivo, un coach ti aiuta a vedere ciò che da solo non riesci a vedere, a strutturare obiettivi efficaci e a costruire un piano d’azione coerente e motivante.
Conclusioni: la forza di un piccolo primo passo
Non sottovalutare il potere di un piccolo cambio di prospettiva. Anche solo formulare un obiettivo invece di restare incastrato nel problema può attivare un circolo virtuoso. Significa cominciare a camminare, anche se non vedi ancora tutta la strada. E se hai bisogno di una guida lungo il percorso, ricorda che non sei solo.
Il primo passo? Inizia da una domanda: *che cosa voglio davvero al posto di questo problema?*
Jacopo Bagaglio – Consulente di Carriera e Career Coach Professionista